Il libro di Collodi è uno di quei testi che paiono possedere un'inesauribile vitalità e una straordinaria capacità fecondativa: continuamente riproposto in innumerevoli traduzioni, riduzioni, rielaborazioni creative in altri linguaggi.
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Finisce per assumere una sorta di 'esemplarità", come se nel corso del tempo fosse stato ripetutamente 'messo da parte perché serva da modello" insieme a tutte le sue diverse interpretazioni. Cercando di cogliere le radici testuali di tanta fortuna e produttività, gli autori dei saggi raccolti in questo volume si chiedono se e in che modo tutte queste versioni, letture, rielaborazioni possano essere considerate un complesso mitico contemporaneo.